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Recensione Aroma: Boston Cream Pie V2 (Capella) 10 ml

Lotto: n.d

Data scadenza: n.d.

Base utilizzata: 50 PG – 50 VG

Nico: 3,0 mg/ml (3%)

Devices: IPV mini 2 + Bellus dual coil 0,32 ohm (Kantal 0.40mm) con cotone organico giapponese.

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È un mondo strano il nostro. Piaceri e piccole frustrazioni passano talvolta attraverso la ricerca de “l’aroma perfetto”. L’aroma utile. Quello buono.

Poi mentre svapando cammini per la strada sereno, qualcuno ti affianca con la faccia stranita dicendo: “Ma è vaniglia!?” Per chi non ci comprende, le nostre nuvole si disperdono sempre troppo velocemente.

All’esame olfattivo questo aroma non mente. Dominante è il mix di creme tipico di una Boston Pie. È il cioccolato fondente ad apparire maggiormente presente. Eppure non è tutto così facile come potrebbe sembrare.

Il Bellus è carico, con una autonomia di circa 5ml che a stento basterà per questa recensione.

Conosco bene e da tempo la Boston Cream Pie V2 di Capella. Conosco anche la precedente versione. Colgo quindi l’occasione per spiegare, a chi di voi non lo sapesse, che le versioni V2 di Capella definiscono aromi “Acetoin, Acetyl Propionyl free”.

Non saranno oggetto di questa recensione, raffronti con la precedente versione bella carica di diacetile. Questa “pietra dello scandalo” rendeva la Boston Cream Pie qualche gradino al di sopra della versione V2. Vi basti sapere questo.

Prima di passare alla prova di svapo, ci tengo a dirvi che questo Boston Cream Pie V2, miscelato, merita di essere svapato a potenze medio alte. Potenze estreme, seppur condizionando in parte la resa aromatica, risulteranno particolarmente divertenti se associate a regolazioni dell’aria molto aperte e svapo compulsivo.

Allo svapo le note tipiche di una golosa glassa di cioccolato fondente, scuotono la mia attenzione. Un bellus, bello areoso è l’ideale per far emergere, assieme alla ricca produzione di vapore, certe note aromatiche nella loro migliore modulazione, rendendole alquanto fragranti. Un velo di vanillina leggerissimo stimola il palato al punto di percepire la parvenza di una crema. Definirla “pasticcera”, per rispetto alle nostre amate mamme e nonne italiane, sarebbe una bestemmia. La ricetta è fortemente sbilanciata verso il cioccolato.

Trovo imperdonabile l’inconsistenza delle note aromatiche assocabili a stento alla crema pasticcera. In questo aroma gli ingredienti dovrebbero avere una resa aromatica maggiormente “separata” e difinita. Dovremmo poter distinguere in modo chiaro pan di spagna, crema e cioccolato nell’alternarsi al palato, aspirazione dopo aspirazione, per tutta la persistenza aromatica. Boston Cream Pie V2 di Capella invece è una malgama di aromi che si accosta ad una piacevole mousse di cioccolato realizzata con crema anziché panna. Un altro mondo.

E’ lo svapo compulsivo a favorire positivamente l’esperienza aromatica. Diversamente l’aroma appare noioso, seppur indubbiamente invitante. L’espressività del cioccolato, in questo aroma, è piacevole, ma blanda.

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La torta Boston, simbolo quasi della città di Boston, non è altro che un pan di spagna all’americana bello carico e leggermente unto di burro. Ingrediente fondamentale, quasi sovradosato, nel suo impasto. Strati di crema pasticcera generosi ed una glassa di cioccolato fondente, arricchiscono una torta dal carattere semplice. Semplice quanto questo aroma dovrebbe essere, infondo.

Purtroppo la consistenza del pan di spagna sopra citato, non è stata assolutamente riprodotta, se non per una lievissima, e direi opinabile, nota inconsueta di sciroppo d’acero leggera e soffocata, assieme alla vanillina, dal buon cioccolato fondente. Non ci siamo insomma! L’aroma manca di consistenza.

Forse, nelle intenzioni di Capella c’era il desiderio di riprodurre il mix cremoso fra cioccolato e crema. Forse, l’attitudine pasticcera del marchio, ha avuto il sopravvento su una destinazione d’uso da svapo elettronico. Questi aromi infatti nascono per aromatizzare un pò di tutto. Yogurt, budini, gelati, cupcake, anonimi biscotti e simil pan di spagna. Sono espedienti aromatici in uso all’industria alimentare. Vero core business di Capella.

Ecco dunque il perchè della mancanza di note aromatiche che simulino la parte più consistente della nostra torta. Quelli che alcuni erroneamente si limitano a definire come “note crust”, solo in parte più aderenti ad una apple pie. Il pan di spagna è ad ogni modo cosa differente e ben più complessa da simulare. Eppure altri ci riescono egregiamente e sopratutto in liquidi pronti attraverso una gamma più ampia di artifici aromatici.

Pensate dunque ad una merendina alla crema con scaglie di cioccolato prodotta dall’industria alimentare. Utilizzando come rinforzo un aroma simile a questo Boston Cream Pie, tutti i profumi necessari a rendere il prodotto finito credibile sarebbero presenti ed anche percepibili a naso. Senza tempi di maturazione ovviamente. Concedetemi il sarcasmo.

Nelle nostre ricette invece, per l’uso che ne facciamo noi, l’aroma resta blando e la mancanza del pan di spagna risulta “grave” e significativa. Dovremo dunque accontentarci o correre ai ripari giocando d’astuzia e sfruttando, a nostro modo, la logica del “rinforzo” applicata allo svapo. Utilizzando infatti un ulteriore rinforzo, con altro aroma Capella, uno dei tanti che connotano la crema pasticcera, avremo corretto il principale difetto di questo aroma. Basteranno sole poche gocce di un qualsiasi cioccolato Capella, per rinforzare ulteriormente la stessa parte cioccolatosa, migliorando la qualità complessiva del liquido finale. L’uso di un biscotto, un cupcake, una ciambella, un brownie, avvicinerà il tutto alla perfezione e saranno bastate pochissime gocce di rinforzo per un liquido finale di 20ml già aromatizzati al 6% di Boston Cream Pie V2. Ovviamente, tutto questo può (e dovrebbe) essere applicato a qualsiasi aroma di questa specie. Immaginate la resa di questo aroma associato a pochissime gocce di ottimo burro di arachidi, crema, caramello e… tutta la vostra fantasia.

Anche questo Boston Cream Pie V2, non è altro che una valida “traccia” sulla quale esprimersi. E’ un aroma terribilmente incompleto, seppur invitante.

Diluizione consigliata: 5-6%

Tempo di maturazione: inutile andar oltre i 2 o 3 giorni.

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Pro: Un aroma stimolante ma che necessita di correzioni semplici.

Contro: Un aroma troppo sbilanciato verso il cioccolato che sopratutto nella persistenza aromatica si allontana parecchio da una torta Boston. Incompleto.