La redazione di The Flavourist oggi ha fatto visita agli ideatori del marchio emergente italiano Decima Liquid. Sentiamo cosa ci hanno raccontato.

Quando avete deciso che era arrivato il momento di diventare gemelli?

Ok, questo non avete potuto deciderlo, ma immagino che di comune accordo abbiate deciso di intraprendere questa avventura: produrre liquidi per sigarette elettroniche. Vi siete buttati in questo settore spinti da qualche visione celestiale o avevate già qualche competenza affine al settore? Da dove saltate fuori?

E’ vero non abbiamo deciso noi di essere gemelli.

Come quasi tutte le avventure il caso ha giocato un ruolo determinante, raccontarlo sarebbe lungo e forse noioso, per farla breve molto ha contato mio padre il quale è chimico di professione, poi ha contato il nostro entusiasmo, la voglia di fare qualcosa di nuovo al di fuori di schemi convenzionali, la ferma convinzione sull’avvenire del settore, la voglia di metterci in gioco anche dal punto di vista professionale da ingegneri gestionali che avviano e curano una attività imprenditoriale.

Gli Aromatici, I Freschi e I Tabacchi sono i nomi delle vostre linee di prodotto. In fiera però abbiamo visto che avete presentato una nuova linea composta da tre liquidi particolari. Ci parlate un po’ della vostra produzione in generale, di come nascono le vostre creazioni?

I “fruttati e gli aromatici” è nuova la dizione della linea perché nel tempo abbiamo introdotto nuovi liquidi agli aromi di frutta: Mandarino, Limone, Fragola, Mela verde e Ciliegia in particolare. Questa linea che comprende anche l’Aniced Eneancher e la Double Apple è creata quale significativa alternativa a chi non ama il tabaccoso.

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I “tabaccosi” rappresentano la parte più significativa e curata della nostra produzione: il consumatore cerca in primis qualcosa che somigli al tabacco tradizionale e per tale motivo ci sforziamo di avere una gamma di gusti tabaccosi tale da soddisfare la più alta percentuale di utenti. In questa prospettiva a Verona abbiamo presentato due nuovi prodotti il Virginia e il Red tobacco che vanno ad aggiungersi al Dakar, Ghibli, Sicano, Tabacco vaniglia, e Bolivar già prodotti.

Anche i “freschi” sono liquidi imposti dal mercato, infatti una larga fascia di consumatori, richiede liquidi che lascino la sensazione di freschezza alla bocca e al naso da utilizzare magari come alternativa momentanea ad altri gusti. Noi ci sforziamo di accontentarli ed è per questo che abbiamo una gamma di cinque prodotti nella categoria: Polar mint. Menta piperita, Brooklin , Liquimenta e Artic storm. Sembrano troppi a prima vista ma ci siamo sforzati di rispecchiare l’identità forte e sfaccettata della menta per accontentare quanti più consumatori possibile.

In fiera abbiamo presentato una nuova linea che abbiamo chiamato mix vape: il Checkmate, il Mistery e il Pink Lady sono i tre liquidi che la compongono. Si tratta di tre nuovi liquidi in confezioni da 30 ml il cui profilo aromatico deriva dalla miscela di diversi aromi e dove la nota aromatica di fondo viene esaltata dagli aromi di “contorno”: è il caso del Pink Lady e del Mistery oppure, come nel Checkmate, dove nessun aroma ha la prevalenza sugli altri. Il tratto che accomuna i tre liquidi è la “cremosità” , per il resto sono provvisti di profili aromatici piuttosto distanti fra loro. E inoltre non possiamo nascondere che il notevole successo decretato dai consumatori ai prodotti made in USA ci ha spinti a cimentarci con i 30 ml, tanto nell’inseguire le note “cremose” quanto nel packaging, ma che restano solo dettagli a far da cornice alla base di italianità che li contraddistingue e li fa diversi dai prodotti dello zio Sam e che, ci auguriamo, soddisfino i vapers italiani.

Mi lasciate intendere che credete così tanto nel vostro prodotto, che mai somministrereste al mercato e ai vapers un liquido che prima non soddisfi i vostri alti, e direi ambiziosi, intenti di indiscutibile qualità. Di conseguenza, come vi rapportate con il giudizio dei consumatori e visto che ci siamo anche con la figura del “recensore”? Sono curioso.

I primi e più feroci critici dei liquidi Decima siamo noi stessi, in particolare per quello che riguarda il profilo aromatico. Se un liquido supera questo primo esame viene messo in prova presso amici vapers e negozianti cui chiediamo di farlo provare ai clienti. Solo dopo aver raccolto la gran maggioranza di giudizi positivi lo immettiamo sul mercato. In altre parole se è vero che la selezione iniziale di un nuovo liquido viene fatta in azienda, è anche vero che diventa determinante il giudizio espresso   da un buon numero di potenziali utenti.

Il rapporto fra recensori e Decima è semplice da descrivere: teniamo in grande considerazione i report di recensione, – è anche un bel modo per farsi conoscere -, chiediamo al recensore di esprimere giudizi rigorosi, anche severi se necessario, purché obiettivi: le critiche costruttive sono uno stimolo e ci aiutano a crescere.

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Molti di noi vi hanno conosciuti probabilmente solo grazie al Vapitaly.  Quanto gioca il contatto diretto con il pubblico nella promozione del vostro prodotto? Intendete adottare per il futuro altri strumenti promozionali che vi possano far crescere ulteriormente?

Il modo migliore per presentare un nuovo prodotto si ha quando il suo ideatore lo propone.

Il pubblico avverte la passione che hai messo nella sua realizzazione e se ti premia con l’acquisto, e ancor più quando ritorna perché il prodotto è piaciuto, t’assicuriamo che è una gran bella soddisfazione

Siamo convinti che far conoscere i nostri prodotti sia il modo migliore per crescere, ci auguriamo d’aver la possibilità (economica e non solo se penso alla TPD) di poterlo fare.

Molti hanno profetizzato che la TPD (Tobacco Products Directive) influenzerà la capacità di sopravvivenza dei piccoli produttori, seppellendoli di costi e limitando, di fatto, sia la libertà di concorrenza che la libertà di scelta dei consumatori. Non è che sparite dal mercato proprio quando iniziavate a piacerci?

E’ indubbiamente vero che l’applicazione della TPD ha senso per i tabacchi tradizionali e, relativamente al nostro settore, se contribuisce alla sicurezza dal prodotto a garanzia del consumatore ma, almeno per certi suoi aspetti, la TPD appare cervellotica, incomprensibile e fuori luogo. Gli adempimenti burocratici previsti comporteranno un aggravamento di costi tanto più significativi quanto più piccola è l’azienda.

Per quanto ci riguarda stringiamo i denti e restiamo determinati ad andare avanti, non sarà facile farci fuori.

Ora sbottonatevi. Prevedendo un roseo futuro, ricco di fama e successi, quali azioni volte alla Ricerca & Sviluppo dobbiamo aspettarci da Decima?

Lavoriamo costantemente allo sviluppo di nuovi liquidi, e confesso che riteniamo d’avere qualche buona idea anche sul versante hardware, ma di questo è prematuro parlarne adesso.

Parlatemi del vostro mercato di riferimento. Chi è il vaper Decima oggi?

Un paio di anni fa siamo nati come azienda rivolta al grande pubblico e su questo abbiamo indirizzato i nostri sforzi. Strada facendo ci siamo accorti che, accanto al vasto pubblico, esisteva una consistente fetta di mercato occupata da utenti diversi dediti allo svapo: gente appassionata, curiosa, sempre pronta a sperimentare le nuove sensazioni che lo svapo può offrire, tanto in termini di hardware quanto per nuovi gusti. Preso atto di ciò abbiamo diretto sforzi e risorse alla ideazione di liquidi nuovi indirizzati a questo genere di utente. E’ da qui che nasce la linea Mix vape.

Lavorare in questa direzione ha rappresentato uno stimolo alla crescita e ci ha dato la possibilità di proporre i nostri prodotti a questo nuovo (per noi) genere di clientela. In conclusione la Decima si prefigge di operare sul mercato dei liquidi nelle sue varie sfaccettature cercando di soddisfare i suoi molteplici utilizzatori.

Pensate di poter soddisfare un più vasto pubblico o siete interessati solo a questa nicchia di vaper amanti del gusto e dediti allo svapo da meditazione? Verso cosa, secondo voi, si orienterà lo svapo del futuro?

La nostra percezione sul trend del mercato ci fa pensare che, per i più vari motivi, sempre più gente si accosterà alla pratica dello svapo. Di questi una parte maggioritaria si fermerà ad uno stadio iniziale accontentandosi e rimanendo soddisfatta di hardware e di liquidi meno sofisticati, (chi svapa prevalentemente i tabaccosi per intenderci). Una importante minoranza di utenti più curiosi e interessati avrà sempre voglia di conoscere e scoprire gusti nuovi e sofisticati

La nostra ambizione è quella di creare prodotti di qualità che soddisfino tanto le richieste del grande pubblico quanto quelle dei vapers più esigenti.

Abbiamo visionato il vostro sito (www.decimaliquid.com) ed abbiamo visto l’area “rivenditori”. Ci sono molte zone in cui attualmente non siete presenti. Perché non è possibile acquistare dal vostro sito ufficiale?

Abbiamo da poco aggiornato il sito e consigliamo di visitarlo: c’è la descrizione dei liquidi da poco introdotti sul mercato, abbiamo aggiornato anche la lista dei negozi rivenditori dei nostri prodotti, al momento non uniformemente distribuiti per la penisola, ma stiamo lavorando per colmare questo handicap.

Per quanto riguarda la vendita on-line agli utenti finali, non è possibile effettuarle perché, in quanto produttori, la TPD lo vieta e le multe arrivano fino a 50000 €. Capito perché definiamo alcuni aspetti di questa normativa cervellotiche?

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L’estate è ormai alle porte. Cosa farete di bello? Quale liquido porterete sicuramente con voi in vacanza?

L’estate è arrivata ma pochi sono i giorni di vacanza che potremo permetterci; però in quei giorni un “tabaccoso” quale il Virginia da alternare con un “fresco” come il Polar Mint non mancherà di tenerci compagnia, e la sera magari un gustosissimo cremoso come il Mistery o il Pink Lady

Avete già invitato tutti i vostri amici e parenti a mettere “mi piace” sulla pagina facebook di The Flavourist?

Corriamo a farlo.

Il vostro terzo grado è terminato, ora siete liberi, non senza prima averci “confessato” il nome del prossimo produttore che vorreste che mettessimo sotto torchio.

AMERICANI!!!!!

Grazie ragazzi e in bocca al lupo