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Recensione Liquido Pronto: Pink Lady – linea Mix Vape (Decima liquid) 30 ml – ricevuto dal produttore

Lotto: 0003 del 14-03-2016 Nico: 0 mg/ml

Base dichiarata: 70% VG – 30% PG

Data scadenza: 14/03/2018

Devices: Eleaf iStick TC60W + Aromamizer RDA dual coil (Kanthal A1 0.4 mm) 0.4 ohm + NarDa RDA single coil (acciaio 316L 28 awg, 0.32 mm) 0.7 ohm con cotone organico giapponese.


Nel bel mezzo dell’estate, quando il sole caldo tende a scandire il ritmo delle nostre giornate tra tintarelle rilassanti, bagni rigeneranti e pause rinfrescanti per i nostri palati e le nostre gole assetate, non potevamo non proporvi una recensione in tema con la stagione e frutto di una ricetta tipicamente estiva.

Abbiamo scelto per voi un liquido della nostra terra, terra che con il suo sole e i suoi luoghi ha un fortissimo richiamo estivo; un liquido tutto made in Italy anzi, tutto made in Sud, proveniente dalla calda, coloratissima e gustosissima Sicilia.

Vi presentiamo Pink Lady, pensato per essere svapato e gustato in vacanza in assoluto relax, magari su un lettino in riva al mare. Il liquido appartiene alla linea Mix Vape di Decima Liquid; alcune settimane fa abbiamo parlato di Mistery, oggi con Pink Lady ci tuffiamo tra le note profumate che solo la frutta fresca dell’estate è in grado di dare.

pinklady

La linea Mix vape è stata realizzata in boccette in PET da 30 ml con tappo childproof e contagocce in plastica con punta piatta. L’etichetta, che per il prodotto odierno presenta una grafica pop con una raffigurazione centrale della “Pink Lady”, riporta le info su contenuto di nicotina e composizione in termini di VG/PG, il simbolo di divieto ai minori 18 e il divieto di dispersione nell’ambiente.

Sull’etichetta inoltre vengono riportate in lingua italiana le informazioni sulla pericolosità del contenuto e le raccomandazioni di evitare il contatto con gli occhi e con la pelle, oltre che di tenere il flacone lontano dalla portata dei bambini e degli animali; ci sono anche indicazioni sull’apertura della boccetta, informazioni di trattamento di primo soccorso in caso di ingestione e in caso di contatto con occhi e pelle. Per quanto riguarda gli ingredienti, le informazioni riportate sono generiche.

L’etichetta si completa con le informazioni anagrafiche del produttore, il numero di lotto e la scadenza. Nell’immagine qui sotto possiamo osservare la boccetta di Pink lady che, come ho già detto in occasione dell’e-liquid Mistery, a mio parere andrebbe migliorata perché appare troppo semplicistica.

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La descrizione ufficiale del prodotto recita così:

Ispirato ad un dolce tipicamente siciliano, è un richiamo all’estate, ai colori caldi, ai profumi fruttati. Una fragranza dalla coloritura aromatica che ben si adatta a tutti coloro che apprezzano le note gentili e dolci dei frutti estivi.

Ora che è assodato dalle dichiarazioni del produttore che Pink Lady è un liquido fruttato estivo, non ci resta che scoprire di quale frutto si tratta anche se il termine pink forse ci aiuta un po’…

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Avete indovinato?

All’apertura della boccetta si viene investiti da un profumo dolcissimo, è un profumo di…, mi sembra…, sai che forse si tratta di… No niente, nel primo minuto di prova olfattiva nella mia mente si susseguono varie ipotesi e puntuali smentite sugli aromi presenti in Pink Lady; una miriade di dubbi mi assale, dubbi che si insinuano diabolici tra i miei pensieri. Il sapore è talmente dolce e intenso, forse troppo, da portare in confusione il cervello, travolto da un’ondata aromatica che alla terza annusata comincia a proporsi e sembrare addirittura innaturale; confesso di essere spiazzato e fatico a mettere a fuoco la struttura e la composizione aromatica del prodotto.

Poi pian pianino le nubi si dissipano e riesco ad associare quel profumo ad un qualcosa di concreto e già vissuto: chi di voi ricorda il sapore o meglio il profumo dei superalcolici fruttati tanto modaioli agli inizi degli anni ’90?

Una profumatissima Vodka aromatizzata al melone. Si proprio quella li.

Quindi, dopo l’assoluta confusione iniziale, ecco che viene fuori nitido all’olfatto un delicato sentore alcolico attenuato da una nota persistente profumata e molto floreale che concede solo in parte un leggera contaminazione al sapore di melone. Il melone denota un gusto poco realistico ma non mi sbilancio e senza indugio vado a “dissetarmi” con i primi millilitri di Pink Lady.

La svapata offre una piacevole sorpresa ribaltando completamente le non positive sensazioni olfattive.

Svaniscono gli effluvi alcolici a favore di morbide e delicate note floreali che affiancano il frutto principe di questa creazione: l’anguria.

Ebbene si Pink Lady è la rivisitazione in chiave vaping del famoso dolce siciliano gelo di melone o gelo di anguria, dolce estivo tanto semplice quanto gustoso piacevole e dissetante!

In inspirazione il sapore è tendenzialmente più verde, par quasi di riuscire a percepire il gusto non solo dell’anguria ma soprattutto dei suoi semi.

Tutta la svapata è accompagnata da un nitido timbro floreale di gelsomino che si combina sorprendentemente molto bene con il cocomero rosso.

La svapata è piacevole, molto dolce, delicata e in espirazione affiora tutto la profumata freschezza dell’anguria che persiste anche molto a lungo a fine svapata.

Allo svapo Pink Lady appare un liquido ben fatto, con una deliziosa e naturale anguria che si abbina in modo vincente alle fragranze floreali del gelsomino.

Sarebbe un e-liquid perfetto se non peccasse nella sua costruzione di un elemento fondamentale: la freschezza. Se è vero, come detto nel corso dell’articolo, che l’e-liquid si ispira al noto gelo di melone siciliano (se così non fosse sono pronto a recitare il mea culpa), purtroppo questa ricetta è monca e manca della componente “ice”. Sono convinto che un tocco di koolada avrebbe completato alla perfezione questa ricetta.

Chissà se i bravissimi aromatieri di Decima leggendoci decideranno in futuro di proporre una versione “ice” del Pink Lady…

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Pro: Un anguria “floreale” decisamente superiore ai vari e-liquids “watermelon” made in USA.

Contro: Manca la componente “ice” e il prodotto andrebbe valorizzato meglio con un packaging più curato e una bella boccetta in vetro.